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Il gioco degli gnomi!

C’era una volta, in un tempo non molto lontano, un bambino appassionato di giochi fatti in casa. Questo bambino, conosceva una terapista occupazionale che ama alla pazzia i giochi in legno, così un giorno le portò un gioco che aveva costruito con il suo babbo. Il bambino insegnò pazientemente alla t.o. le regole del gioco e tutte le fasi per costruirlo e la terapista occupazionale, udendo quelle belle parole, pensò “ma tu senti che bel lavoro di pianificazione dell’attività che sta facendo questo bambino”. La terapista occupazionale, subito s’innamorò di quel gioco e decise di costruirne uno da tenere sempre con lei. Così, anche lei, chiese l’aiuto del suo babbo, e costruì il gioco in legno seguendo le ordinate, preziose, indicazioni del bambino!!

 

Non si può sentire una favola senza antagonisti, vero?! :)

Voi lo conoscete questo gioco? Lo chiamo “gioco degli gnomi”  perchè il bambino lo ha trovato in questo libretto degli gnomi ma forse ha qualche altro nome che io non conosco. Vi prego se voi sapete come si chiama ditemelo!! 

Il gioco è costituito da una tavoletta con 33 fori, sulla quale si infilano 32 chiodini di legno. Per costruirlo è stato fatto per prima cosa il progetto su carta, poi è stato riportato sulla tavoletta di legno, che è stata poi forata e levigata. Come chiodini io ho utilizzato le prese di legno già pronte.

                          

Vi riporto le istruzioni del gioco come sono scritte nel libretto degli gnomi:

“Il gioco consiste nel togliere dalla tavoletta tutti i chiodini tranne uno, che nell’ultima mossa deve restare infisso proprio nel foro centrale. Per eliminare i chiodini bisogna scavalcarli e occupare il foro contiguo col chiodino che ha compiuto la mossa. Si può scavalcare in tutte le direzioni meno che in diagonale. “

Praticamente si “mangiano” le pedine scavalcandole, come con la dama.

Questo è il mio gioco degli gnomi! Io ci ho giocato già un sacco di volte e l’ho fatto provare anche a bambini, amici e parenti… nessuno è riuscito a completarlo!!

Comunque, tornando alla terapia occupazionale,questo gioco è fantastico per: la manualità fine, le abilità visuo-spaziali e di analisi visiva, le abilità di pianificazione e organizzazione, l’attenzione e il rispetto per l’ambiente :)

Vi piace?

Ciao a tutti
a presto
Francesca :)

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