Con l’arrivo della primavera è davvero difficile stare in casa a leggere! Infatti, rispetto a gennaio, si vede che ho letto molto meno!! Non importa, basta poco ma fatto bene, vero?
Ecco quindi le cose che ho letto a marzo e che ho piacere di condividere con voi!
Sviluppare i prerequisiti per la scuola primaria – vol. 2
Si tratta di un kit (libro+CD) che potete prendere anche singolarmente! È un percorso pensato per le insegnanti della scuola dell’infanzia, appunto per sviluppare le abilità necessarie per la scuola primaria. All’interno sono proposte attività per:

– Attenzione e memoria visuo-spaziale
– Attività logiche
– Attività linguistiche
– Pregrafismo e disegno
– Pre-calcolo
– Sentimenti ed emozioni
– Orientamento nel tempo
– Orientamento nello spazio
– Schema corporeo
Nel CD si trovano le stesse attività del libro, con lo stile classico dei CD Erickson, ma con la differenza che i giochi non sono suddivisi per abilità, ma per sessioni in cui si trovano giochi brevi ma che allenano le varie componenti!
Cosa mi è piaciuto di questo libro?
Mi piace molto il fatto che venga data la stessa importanza ai vari aspetti trattati! Di solito l’attenzione è focalizzata sugli aspetti linguistici, mentre in questo libro è dedicato ampio spazio anche alle abilità grafiche, di disegno e visuo-percettive! Oltre a questo mi piace il fatto che le attività non siano suddivise in base alla componente che allenano ma che siano mescolate in ordine di complessità, in questo modo passa proprio bene il messaggio che tutte dovrebbero essere portate avanti insieme!
Cosa non mi è piaciuto?
Secondo me, dato che si parla di prerequisiti per la scuola primaria, mancano delle proposte importanti tipo di attività senso-motorie, che sono fondamentali per l’apprendimento della scrittura, dello schema corporeo, dell’orientamento nello spazio (…) e di attività per lo sviluppo dell’attenzione uditiva, dato che è un abilità di primaria importanza a scuola. Inoltre, sempre secondo il mio parere, potrebbe essere dato più spazio alle attività di gruppo e di interazione sociale!
Come lo uso?
Principalmente lo uso come spunto per avere delle idee per altre attività da proporre! Saper identificare il motivo per cui proponiamo un’attività è molto importante e un libro di questo genere aiuta a categorizzare le proposte in base al’ abilità coinvolta. Di solito cerco di non proporre molto le “schedine” fotocopiate, soprattutto nei bambini in età prescolare, perché sappiamo bene che apprendono meglio e in modo più significativo con il gioco e l’esperienza concreta. Tuttavia tornano molto utili per fissare gli apprendimenti su cui si è lavorato e per introdurre il bambino ad un modo nuovo di lavorare che gli sarà molto richiesto a scuola.
PNL per le mamme e i papà
Ho trovato questo libro in biblioteca e mi ha fatto tornare alla mente un corso che avevo fatto in passato sulla comunicazione in cui ci avevano parlato della PNL (Programmazione NeuroLinguistica)! Se non ne avete mai sentito parlare vi consiglio di googolare un po’ per fare qualche ricerca perché è un metodo diffuso e molto nominato che trova applicazione in vari ambiti della vita lavorativa e quotidiana! (Vi consiglio, per farvi un idea più completa della PNL, di cercare anche informazioni che la critichino! Consiglio che vale anche per tutte le altre ricerche che fate!).
Essendo la PNL una metodologia utilizzata anche dai venditori, che studia e fa leva sulle modalità individuali di apprendimento, avevo proprio pensato che potrebbe essere utile in campo educativo!
Per quanto riguarda questo libro, il titolo è fuorviante, perché non è pensato solo per mamme e papà ma anche per insegnanti e chi in genere si trova a lavorare con i bambini.
Cosa mi è piaciuto di questo libro?
Il libro è scritto in un linguaggio semplice e comprensibile quindi risulta scorrevole e piacevole da leggere. E’ diviso un due parti: nella prima vi è una spiegazione della PNL e di come può essere utile per definire i nostri obiettivi, gestire il tempo e la comunicazione (di cui trovate un estratto qui); nella seconda ci sono delle strategie per l’applicazione della PNL per lo sviluppo dell’identità, per gestire i sensi di colpa e i cambiamenti, fino ad arrivare all’adolescenza.
Cosa non mi è piaciuto?
Sinceramente faccio fatica a trovare qualcosa che non mi sia piaciuto. L’unica cosa che mi infastidisce un po’ è la ridondanza, cioè il fatto che vengano ripetuti più volte, in modi diversi, gli stessi concetti! Ad ogni modo, questa è proprio una tecnica utilizzata in PNL per fissare bene i punti chiave.
Come lo uso?
Sono dei concetti che ho preso “per me”, per aiutarmi ad affrontare in modo diverso alcuni aspetti che possono mettermi in difficoltà come per esempio dei casi particolarmente complicati. Ad esempio vi è un passaggio del libro dedicato a “cercare l’intenzione positiva”: questo è molto utile nella gestione di bambini che hanno difficoltà comportamentali perché spinge a cercare le ragioni che stanno dietro al comportamento e quindi ad individuare come prevenire e intervenire.
Ci sono molti altri passaggi che mi porto nella pratica quotidiana ma ne condivido uno con voi perché so che lo apprezzerete come l’ho apprezzato io! Si parla di atteggiamenti che pregiudicano lo sviluppo delle autonomie personali:
“Io lo faccio prima”: probabilmente si, ma quanto è davvero importante fare le cose rapidamente, in una prospettiva a lungo termine? I bambini si mettono le scarpe col velcro più rapidamente di quelle coi lacci, ma non porteranno scarpe col velcro per il resto dei loro giorni. I figli fanno i compiti più in fretta se li aiutiamo a farli, ma questo non li aiuterà a imparare e finirà per minare la loro fiducia in se stessi. I bambini piccoli finiranno prima di mangiare se li imbocchiamo, ma questo non insegna loro le abilità di cui hanno bisogno nella vira. Ne esercita le loro abilità motorie e di coordinazione occhio-mano che saranno preziose per imparare a scrivere. A volte perdere un po’ di tempo prima può farne risparmiare molto dopo”.
Non aggiungo altro!
Buona primavera a tutti
Francesca